Nelle scorse settimane vi abbiamo presentato la recensione del mouse Razer Naga Epic Chroma, appartenente alla nuova serie di periferiche da gaming di Razer. Oggi non potevamo non esimerci dal recensire anche il fiore all’occhiello di Razer. Stiamo parlando della tastiera Razer Blackwidow Chroma Stealth, anche questa appartenente alla serie Chroma di Razer che come abbiamo visto si differenzia dal prodotto “Classic” o comunque dalle precedenti versioni per la possibilità di personalizzare il colore (ma in questo caso anche gli effetti luminosi) a seconda dei propri gusti estetici. Sottolineiamo che siamo di fronte alla versione Stealth e non a quella “normale” e vedremo nel corso della recensione in cosa differisce.
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L’azienda Razer fu fondata nel 1998 a San Diego, California, da Min-Liang Tan e dal Presidente Robert "Razerguy" Krakoff in un piccolo ufficio condiviso con altri gamers. Razer è cresciuta a tal punto che oggi conta centinaia di impiegati in tutto il mondo, con uffici in 9 città internazionali come San Francisco, Amburgo, Seoul, Shanghai e Singapore. Il loro obbiettivo era quello di creare il più grande brand gaming del mondo, cercando di produrre le migliori periferiche da gaming, che i tutti i videogiocatori avrebbero desiderato. A distanza di 15 anni, possiamo dire che Razer è riuscita nel proprio intento. Razer sviluppa i suoi prodotti cooperando con gamers professionisti che partecipando a tornei di fama mondiale consentono all’azienda di migliorare i propri prodotti grazie ai loro feedback. L’azienda è famosa anche per il supporto al movimento del eSports nei primi anni 2000, con il finanziamento del primo torneo mondiale con un montepremi di $100K. Le persone che lavorano in Razer sono videogiocatori, alcuni amatoriali, alcuni ex-professionisti e da questo è nato il motto dell’azienda “For Gamers. By Gamers”.
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