Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche
Se abbiamo elogiato il design dell’AOC i2757Fm, non possiamo non apprezzare quello dell’ASUS MX279H, che in verità si assomigliano fin troppo. C’è poco da dire; il design frameless è di effetto. La barra grigia che riveste il bordo inferiore è più sottile rispetto all’AOC e la levigatura non è in risalto. La vera differenza è rappresentata dalla base di appoggio, che in questo caso ha la particolare forma ad anello e riprende anch’esso la stessa trama del bordo; la parte esterna fa da contrasto alla parte interna lucida. La cornice totale fino all’inizio del display è di circa 11 mm, favorendo quindi una migliore visualizzazione in configurazioni multi-display.
Anche sull’MX279H ritroviamo un rivestimento opaco leggero del pannello AH-IPS, come già visto nell’i2757Fm. Nella barra in basso sono riportate ancora una volta le caratteristiche salienti del monitor, mentre dalla parte opposta troviamo le indicazioni riguardanti i tasti per il controllo del menù OSD, posizionati nella parte inferiore. Presente infine il piccolo LED di stato; lo stesso emana una fioca luce bianca/azzurrina in condizioni operative e arancione quando la periferica è in stand-by.
Nella parte posteriore, con scocca lucida, troviamo le due porte HDMI, una porta D-Sub, un’uscita jack per le cuffie e un ingresso audio per i due speaker da 3W posizionati nella scocca ai lati del rettangolo che racchiude le connessioni audio / video.
Sebbene l’ASUS MX279H offra un’inclinazione del display più ampia rispetto all’AOC, avremmo preferito anche qui l’aggiunta di altre regolazioni, che per un monitor di un certo spessore qualitativo non possono che essere apprezzate.